domenica 19 agosto 2012

Gérard Borg un precursore.



Gérard Borg, non può essere uno dei miei incontri di viaggio,  l'ho conosciuto  solo attraverso la lettura del suo libro, quindi credo che possa stare bene in questo blog!
L'edizione tradotta in italiano, del libro di Gérard Borg “Les Tetragonautes” è purtroppo introvabile, ed è un vero peccato, perché per chi ama la letteratura di viaggio e di mare, per chi naviga e per chi ha il sogno perdersi nei mari del mondo, sarebbe una lettura interessante e avvincente.
Io ho avuto la fortuna di leggere il raro esemplare tradotto in italiano e custodito gelosamente dall'amico Antonio Penati.  
Poiché ne volevo assolutamente una copia per la mia biblioteca, frugando tra i libri usati su internet ne ho reperito un esemplare in lingua originale, non è difficile, si trova perfino su e-bay!   
Se il libro tradotto mi aveva interessato per i contenuti, quello originale mi entusiasmò per la precisione dei dettagli e il sottile spirito ironico dell'autore, tutte cose che nella traduzione m’erano in parte sfuggite. 
È una storia semplice: siamo alla metà degli anni cinquanta e Gérard Borg - a dispetto del nome non è nordico, ma francese -  è a Rio de Janeiro dove esercita la professione di medico-ipnotizzatore cercando risolvere i vari problemi psicologici della sua variegata clientela. 

É una vita e una professione che lo soddisfano sempre di meno: i suoi pazienti sono spesso vacui e petulanti, una ricca coppia arriva perfino a chiedergli d’ipnotizzare il loro piccolo cagnolino per liberarlo dai paurosi incubi notturni che lo affliggono!
Gérard, che da bambino povero s’era ripromesso di divenire ricco, scopre che con la sua professione, forse potrebbe divenire ricco, ma sicuramente non felice ne libero; pensa allora che è preferibile essere ricchi di tempo e di libertà, piuttosto che di denaro, e decide di “mollare tutto” e cambiare vita. 
Acquista un vecchio scafo a doppia prua - un  Colin Archer  autenticamente nordico - e partendo da Rio de Janeiro inizia un vagabondaggio per mare senza una precisa meta, da solo, o con occasionali compagni d’avventura.
Nel corso dei suoi viaggi incontra Yamashiro, una piccola e apparentemente delicata geisha che diverrà la sua compagna di vita e di navigazione.  Assieme percorreranno innumerevoli miglia tra Oceano l’Atlantico il Mediterraneo e il Mar Rosso. (Gérard e Yamashiro proseguiranno poi per l'Oceano Indiano e il Pacifico, ma l’autore non lo racconta in questo libro)
Fin qui in apparenza nulla di particolarmente strano ed avventuroso, oggi sono molti i naviganti che fanno queste scelte, da soli o più spesso in coppia.  Il lato particolare dell'avventura di Gérd è che parte senza avere nessuna esperienza di navigazione, senza roboanti dichiarazione di voler compire un impresa straordinaria e perfino senza una meta precisa,  per questo mi sembra che lui sia uno dei veri precursori degli odierni girovaghi dei mari, o aspiranti tali.
Tra gli appassionati di questo genere è normale ritenere come precursori personaggi come: Joshua Slocum, Bernard Moitessier, Vito Dumas e alcuni altri, che senza dubbio furono dei pionieri, ma si tratta di persone speciali che hanno compiuto imprese straordinarie, dei veri "eroi" che noi comuni mortali difficilmente potremo pensare d’imitare.
Gérard Borg è invece un uomo comune, non compie nessuna impresa eroica, anche se a ben vedere in ogni navigazione, pure la più semplice, si nasconde sempre un se pur modesto atto d'eroismo.
Racconta con acuto spirito d'osservazione, è sempre ironicamente autocritico, mai autoreferenziale e le sue descrizioni dei bizzarri personaggi incontrati, delle disavventure burocratiche o degli inevitabili momenti di tensione e difficoltà sono narrati con sottile umorismo, e in certi casi le sue avventure sono esilaranti.
Ironica e pungente anche l’analisi di tutti i problemi della vita su di una piccola barca a vela, certo più spartana ed essenziale di quelle che navigano oggi, ma da cui in ogni caso si possono trarre utili e attuali insegnamenti.
Inaȇ la barca di Gérard Borg, un Colin Archer costruito in Norvegia nel 1930


4 commenti:

  1. Chissà dove è sparito ora il sig Gerard.. Io ho letto il suo secondo libro... "Viaggio alla droga", decisamente un franco tiratore, come lui si definisce...

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  2. Temo che Gerard non sia ormai più tra noi....

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  3. Ho trovato le stesse identiche parole per descrivere questo libro in questo sito: http://profumodimare.forumfree.it/?t=65173738

    chi ha copiato chi? (:-)

    Grazie comunque per averne parlato.

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    1. Le date parlano chiaro, il mio post è di un anno precedente a questo, una citazione sarebbe stata gradita...

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